Premio BARBARA MORANI : istituito dal 2014 e fortemente voluto dal Settore Sport Equestri ASI, viene consegnato al cavallo che si è maggiormente distinto nell’ambito del circuito delle discipline integrate.
- 2014 CAVALLO ORAZIO (Asd Il Sagittario)
- 2015 CAVALLO ETRURIA (Ass.ne Onlus Un Cavallo per Tutti)
- 2016 CAVALLO LUCREZIA (Centro Torricola) e CAVALLO NECATOR (Asd M&M Stable)
- 2017 CAVALLO BIG MAMA (Fontevivola)
- 2018 CAVALLO HARRY POTTER (Centro Torricola)
- 2019 CAVALLO PETER (Circolo Ippico La Fenice)
Barbara Morani nasce a Roma, la passione per i cavalli le viene trasmessa da papà Fernando, ex ufficiale di cavalleria a Pinerolo nella 2^ guerra mondiale. Fino al 1981 Barbara risiede a Roma nella proprietà dei genitori dove il papà le ha adibito una scuderia privata, che in futuro tornerà ad essere il suo maneggio. Ciò che distingueva Barbara era la sua grande sensibilità e attenzione verso i cavalli. Quando apriva la scuderia al mattino capiva subito se un cavallo aveva qualche problema perchè era in grado di percepire il minimo segnale diverso dal solito quale il respiro, un movimento inusuale o lo sguardo. Per lei i cavalli non erano macchine da impiegare per gli scopi sportivi ma esseri viventi, istintivi, bisognosi di cure ed attenzione proprio perché tolti dal loro ambiente naturale. Nel 1982 si sposa con Mauro Benvenuti, ufficiale dell’Aeronautica Militare e giocatore di rugby, e si trasferisce a Brescia dove continua la sua carriera agonistica nel salto ostacoli gareggiando per i colori della “Cavallerizza Bettoni”, la più antica scuola di equitazione d’Italia. Nel 1987 la nascita del primo figlio a cui darà il nome di Filippo (dal greco Filos Hyppos – amante dei cavalli). Nel 1990 la nascita della secondogenita Giulia, affetta da ritardo psico-motorio, il trasferimento a Roma e la malattia del padre, le impongono uno stop forzato dal mondo dei cavalli. Nel 1996 porta Giulia in uno dei primi Centri che all’epoca praticavano Ippoterapia a Roma, L’Auriga onlus di Nicoletta Angelini, e quando Giulia disse il suo primo “ciao” a cavallo decise che era arrivato il momento di ricominciare. Inizia a collaborare come istruttore con l’Auriga, in quel momento comprende che il cavallo non è solo sport, ma anche una straordinaria opportunità di recupero fisico e psico-sociale per persone con disabilità di vario tipo o svantaggiate. Nel 1998 si ammala per la prima volta di cancro ma reagisce alla malattia che forse le da anche una carica in più per continuare a coltivare la sua passione. Così nel 2002 realizza il suo sogno, aprire un maneggio a casa sua e nel 2006 fonda l’Associazione Il Sagittario asd che oggi conta più di 100 associati di cui l’80% minori e il 30% disabili. Nel frattempo acquisisce numerosi titoli professionali e diventa: Istruttore Federale di 1° livello, Tecnico di Volteggio di 2° livello, Tecnico di Equitazione Paralimpica di 2° livello, Tecnico di Riabilitazione Equestre, Tecnico di Equitazione FISDIR (ex CIP). E’ stata inoltre nominata nel 2011 referente per la disciplina del volteggio dal Comitato Regionale FISE Lazio. Nel 2009 si ammala nuovamente, stavolta senza speranza di guarigione, ma non si arrende e continua ad impegnarsi nella sua attività fino alla fine dei suoi giorni. I migliori risultati come Istruttore li ha raggiunti:
- nell’equitazione per disabili, con numerosi titoli nazionali vinti dai suoi allievi dal 2006 al 2011 nelle gare di gimkana e dressage ai Campionati Italiani CIP e FISDIR,
- nel dressage paralimpico dove Cristian De Mase è stato più volte campione regionale ed italiano ed ha partecipato anche a gare di livello internazionale,
- nel volteggio, con una medaglia d’argento ai Campionati Italiani 2005 nella categoria individuale a 1 stella, una medaglia d’argento e 1 di bronzo ai Campionati Italiani 2012, 1 d’oro e 1 d’argento alle Ponyadi 2012, la vittoria al Trofeo del Sud 2013, ecc.
Il 15 novembre 2013 è a Cattolica ad accompagnare in campo gara Cristian De Mase nella vittoria alla Coppa delle Regioni di dressage paralimpico. Il 5 dicembre fa lezione per l’ultima volta ai suoi ragazzi. Il 20 dicembre muore all’ospedale di Frascati.